martedì 31 maggio 2011

L' HINDEMBURG

Gli incidenti non tardarono ad arrivare, Il 6 maggio 1937 alle 19:25LZ 129 Hindenburg, un enorme dirigibile (il più grande oggetto volante mai costruito!) di produzione tedesca, in onore dell' allora presidente, prese fuoco nel tentativo di attraccare ad un pilone di ormeggio, le vittime furono 36, circa un terzo dei passeggeri. Le cause dell' incidente rimangono ancora ignote, c'è chi parla di sabotaggio e chi di errori nella progettazione e nell' utilizzo di componenti infiammabili che non si opposero al divampare dell' incendio, l'incidente segno la fine del trasporto umano su aeronavi. Cosi un videogiornale dell' epoca documenta il triste disastro..





lunedì 30 maggio 2011

IL PALLONE AD IDROGENO

Passa poco tempo dall' invenzione della mongolfiera, e  l' idea delle bolle di sapone non sembra più così   fantasiosa: il 19 dicembre 1783 il chimico-fisico Jacques Alexandre Cesar Charles insieme ad il suo fidato assistente, salì a 600 metri di altezza percorrendo più di  40 chilometri con un pallone aerostatico in seta, rivestito interamente di gomma (per renderlo impermeabile all'aria ed all' acqua). Apparentemente simile al progetto dei fratelli Montgolfier L'innovazione del "pallone Charlière" stava nel "motore"  che alimentava quest' ultimo: non era infatti un gigantesco fornello a carbone a fare innalzare l' aerostato, ma bensì un enorme volume di idrogeno che, Charles, osservò essere un gas più leggero dell' aria
.Le ora ascensioni si moltiplicarono e purtroppo si verificarono anche le prime vittime, ma nessun sacrificio risultava vano: l'uomo aveva cominciato a VOLARE!


I FRATELLI MONTGOLFIER

Joseph Michel e Jacques Etienne Montgolfier, fratelli e  figli di un ricco fabbricante di carta si trovavano nelle industrie del padre quando, casualmente, notarono che la  corrente d' aria generata dalla fiamma di una candela poteva sollevare leggeri e minuti fogli di carta,
 (i due fratelli credevano inizialmete che il fenomeno fosse attribuibile a qualche misterioso gas presente nel fumo), pensarono quindi che se una piccola fiamma poteva muovere piccoli pezzetti di carta, una fiamma di dimensioni assai maggiori di quella generata da una candela, avrebbe potuto sollevare in aria pesi considerevoli e,  forse, addirittura l'uomo! Fu Joseph a convincere il fratello a partecipare alla realizzazione di un maestoso aerostato alimentato ad aria calda, scrivendogli le seguenti parole: "Presto, procurati una buona dose di taffettà e di corde, e ti mostrerò uno dei più sbalorditivi fenomeni al mondo!".
 Da quel momento e successivamente i due fratelli lavorarono e cooperarono per la realizzazione del grandioso progetto. Il padre, convinto della geniale intuizione dei figli acconsentì  a prestare loro spazio e materiale per la realizzazione dei loro disegni, a patto che nessuno dei due volasse
Stava piovendo in quel lontano giorno primaverile nel 1783, quando, alcuni cittadini francesi rimasero stupefatti nell' osservare un imponente globo galleggiare nel cielo e venire verso di loro, alcuni, tra meraviglia e spavento, credettero si trattasse della Luna che stava inspiegabilmente precipitando sul territorio parigino, altri, invece, si credettero folli.
 Nessuna pazzia o bizzarra visione, quello era il primo esperimento riuscito dei fratelli Montgolfier, un aerostato di 34 metri di diametro e di 225 kg di peso, realizzato per lo più in stoffa e carta; questo volò per circa 15 minuti alzandosi fino all' altezza di 2000 metri, prima di sparire tra le nubi.
 Nel settembre dello stesso anno, su richiesta del re francese Luigi XVI fu realizzato un secondo pallone aerostatico alto circa 20 metri magnificamente decorato con colori sgargianti e ricami che riprendevano i segni zodiacali, al di sotto del quale era attaccato, con delle funi, un "cesto" dove, all' interno erano stati caricati animali domestici (si temeva infatti l' insorgere di problematiche  psico-fisiche nel volo umano ad alta quota ).Fu così che un' oca, una pecora ed un gallo ebbero l'onore di volare per primi davanti al re e di fronte ad un' enorme folla sbigottita di persone.





VERSO LA MONGOLFIERA

Era il 1782 quando Tiberio Cavallo , fisico napoletano, membro della "Royal Society" britannica descrisse,durante un convegno di quest'ultima, le sue esperienze riguardo sulla forza ascensionale delle bolle di sapone gonfiate con idrogeno.Gettò quindi salde fondamenta per la costruzione della prima mongolfiera, che avvenne solo un anno dopo con i fratelli Montgolfier.


mercoledì 25 maggio 2011

FRANCESCO LANA, PADRE DELL'AEREOSTATICA

NAVE AEREA
Francesco lana, matematico gesuita bresciano vissuto nel XVII secolo, soggiornò in gran parte delle più importanti città italiane per un' intensa attività di studi e ricerca. I suoi interessi spaziavano dalla retorica all' algebra , alla chimica.
 Nell' anno 1670 Padre Lana pubblicò parte delle sue ricerche e progetti rivoluzionari nel "Prodromo ovvero saggio di alcune invenzioni nuove promesso all'Arte Maestra",L'innovazione stava nell'idea che si potesse creare un mezzo per  trasporto umano in grado di galleggiare nell' atmosfera come un tappo di sughero galleggia sull' acqua, sfruttando  la sola "spinta di Archimede",un principio  fisico valido per i fluidi e per alcuni materiali plasmatici.
Il suo progetto consisteva nella costruzione di uno scafo navale con al centro un albero maestro con tanto di vela, attorniato da 4 o più sfere cave in rame nelle quali fosse ricavato il vuoto estraendo l' aria con una pompa. probabilmente egli non costruì effettivamente la sua "nave" a causa dei pericoli insiti in un'eventuale ascensione ma, il suo suo progetto e le sue teorie ebbero vaste ripercussioni nel mondo scientifico,nei secoli successivi ,tanto che, dopo furono comprovati la maggior parte dei principi fisici a fondamento dei sui schizzi, il Padre gesuita venne considerato il precursore  tecnico dei principi dell'aerostatica.Fu da modello ed ispirazione a molti scienziati a lui succeduti ed inoltre ispirò anche alcune opere letterarie.Sulla sua casa natale, a Brescia, una lapide reca l'epigrafe:
 "Qui nacque Francesco Lana. L'aeronautica ebbe principio dal suo pensiero".



RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLA VITE AEREA





"Veramente mirabile e celeste fu Lionardo, figliolo di ser Piero da Vinci, e nella erudizione e principii delle lettere arebbe fatto profitto grande..." (Vasari)




martedì 24 maggio 2011

LEONARDO ED IL VOLO

Leonardo,nato a Vinci il 15 aprile 1452 , fu colui che per inventiva ed ingegno di più eccelse e si distinse nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza, durante il rinascimento italiano. Così l'arguto inventore è descritto in uno scritto anonimo:

« Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette, volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira [...] et fu valentissimo in tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma sempre con l'ingegno fabricava cose nuove. »

Già in giovane età Leonardo si dedicò all' osservazione ed  allo studio del volo degli uccelli ed alle leggi fisiche che a questo ne facevano da padrone. I suoi trattati diedero il via allo sviluppo ed alla progettazione di macchine il cui scopo era la conquista umana dei cieli. Egli progettò il primo paracadute,caratterizzato da un rigido telaio piramidale rivestito interamente da tessuto impermeabile. Ideò la "vite aerea", un veivolo a sollevamento verticale, la cui efficienza era da ricollegarsi al principio fisico della resistenza dell aria; questo progetto,con bel 500 anni di anticipo è da considerarsi un primo prototipo del moderno elicottero!!



Leonardo però, nei suoi progetti iniziali, non aveva considerato la reale efficienza della forza motrice di natura umana, risultava infatti insufficiente l' apporto di forze di due o più uomini per innalzare fisicamente le sue macchine in volo; grazie all' osservazione ed lo studio, mirato a definire matematicamente la dinamica del volo, egli si accorse di una fondamentale differenza  percettibile nel regno dei volatili: infatti, gli animali di più piccola taglia ,provvisti di ali, agitavano queste per sostenersi in volo,mentre, quelli di dimensioni medio/grandi (i rapaci ad esempio), veleggiavano, sfruttando per lo più le correnti, e si servivano della battuta delle ali unicamente per la virata o per correggere la propria traiettoria.
 Modificò quindi gran parte dei suoi progetti correggendo e sostituendo il modello dell 'ala battente, la cui efficacia dipendeva da un immane sforzo umano, con l' ala fissa ben ancorata alla struttura portante del mezzo.La leggenda vuole che l'abile inventore abbia fatto sperimentare il volo, con uno dei suoi macchinari, al suo attendente Tommaso Masini, detto "Zoroastro" il quale però cadde rovinosamente al suolo fratturandosi una gamba e (forse),in seguito alla battuta della testa,rimase in stato demenziale. Leonardo resta storicamente "un mediatore tra le vuote ambizioni del passato ed i metodi, i progetti del futuro"!



domenica 22 maggio 2011

IL VOLO ED I SUOI INIZI

I primi tentativi di volo accertati storicamente sono attribuibili agli arabi;in Spagna,nell' 875 D.C. ,Abbas Ibn Firnas, uno scienziato e chimico nato e cresciuto a Cordova, realizzò un rudimentale ornitottero decorato da piume e, con questo, si lanciò dal monte "Jabal al-'Arus" liberandosi in volo per poche decine di metri..fu il primo passo che diede il via alla conquista umana di cieli...Nei primi anni del XI secolo,un giovane monaco benedettino inglese, Eilmer da  Malmesbury tentò meccanicamente di imitare il volo degli uccelli con l' utilizzo di un paio di ali artificiali,(di cui non ci è noto in materiale utilizzato).il suo tentativo non fu però un totale fallimento,infatti questo percorse circa 200 metri  prima di schiantarsi al suolo con il suo proto-aliante,rimase zoppo per tutta la vita.Guglielmo ,monaco conosciuto per lo più per la sua attività di cronista storico raccontò cosi l' impresa del suo predecessore:



« He was a man learned for those times, of ripe old age, and in his early youth had hazarded a deed of remarkable boldness. He had by some means, I scarcely know what, fastened wings to his hands and feet so that, mistaking fable for truth, he might fly like Daedalus, and, collecting the breeze upon the summit of a tower, flew for more than But agitated by the violence of the wind and the swirling of air, as well as by the awareness of his rash attempt, he fell, broke both his legs and was lame ever after. »


Nonostante lo sfortunato incidente il monaco benedettino non cessò la sua attività pionieristica di studio e ricerca sul volo ,infatti, questo, cercando di motivare il suo rovinoso esperimento capì che una larga coda fissata alla sua imbragatura avrebbe probabilmente dato più equilibrio alla struttura e quindi avrebbe potuto evitargli la zoppia che lo assistette fino alla morte.



giovedì 19 maggio 2011

IL VOLO NELLA MITOLOGIA GRECA

E' un' impresa assai ardua definire con precisione quando l'uomo decise di imitare l' aleggiare degli uccelli, nella mitologia greca Dedalo, nel tentativo di fuggire dall' isola minoica  di Creta , costruì due paia di ali con l' utilizzo di cera, ferro e piume,per lui e per suo figlio Icaro.Il tentativo di fuga del vecchio fabbro però sfociò in tragedia; quando il giovane figlio, incurante delle raccomandazioni del lungimirante parente, si avvicinò troppo al sole,il calore ne sciolse le ali ed Icaro precipitò nel mare,affogando.

VOLARE

Etimologia: discende dal latino volare.
Significato:  Con la parola volare si definisce il processo tramite cui un animale o un oggetto si muove attraverso l 'aria e/o lo spazio circostante. Sinonimi: librarsi, planare, volteggiare, sfrecciare.


Traduzione:
                            inglese: to fly
francese: Voler
                            spagnolo: volar
tedesco:  fliegen
                             greco:  ίπταμαι                         portoghese: voar
                             russo:  летать
turco: uçmak
                             cinese: 
albanese: fluturoj
                             arabo:  يطير
danese: flyve