lunedì 30 maggio 2011

I FRATELLI MONTGOLFIER

Joseph Michel e Jacques Etienne Montgolfier, fratelli e  figli di un ricco fabbricante di carta si trovavano nelle industrie del padre quando, casualmente, notarono che la  corrente d' aria generata dalla fiamma di una candela poteva sollevare leggeri e minuti fogli di carta,
 (i due fratelli credevano inizialmete che il fenomeno fosse attribuibile a qualche misterioso gas presente nel fumo), pensarono quindi che se una piccola fiamma poteva muovere piccoli pezzetti di carta, una fiamma di dimensioni assai maggiori di quella generata da una candela, avrebbe potuto sollevare in aria pesi considerevoli e,  forse, addirittura l'uomo! Fu Joseph a convincere il fratello a partecipare alla realizzazione di un maestoso aerostato alimentato ad aria calda, scrivendogli le seguenti parole: "Presto, procurati una buona dose di taffettà e di corde, e ti mostrerò uno dei più sbalorditivi fenomeni al mondo!".
 Da quel momento e successivamente i due fratelli lavorarono e cooperarono per la realizzazione del grandioso progetto. Il padre, convinto della geniale intuizione dei figli acconsentì  a prestare loro spazio e materiale per la realizzazione dei loro disegni, a patto che nessuno dei due volasse
Stava piovendo in quel lontano giorno primaverile nel 1783, quando, alcuni cittadini francesi rimasero stupefatti nell' osservare un imponente globo galleggiare nel cielo e venire verso di loro, alcuni, tra meraviglia e spavento, credettero si trattasse della Luna che stava inspiegabilmente precipitando sul territorio parigino, altri, invece, si credettero folli.
 Nessuna pazzia o bizzarra visione, quello era il primo esperimento riuscito dei fratelli Montgolfier, un aerostato di 34 metri di diametro e di 225 kg di peso, realizzato per lo più in stoffa e carta; questo volò per circa 15 minuti alzandosi fino all' altezza di 2000 metri, prima di sparire tra le nubi.
 Nel settembre dello stesso anno, su richiesta del re francese Luigi XVI fu realizzato un secondo pallone aerostatico alto circa 20 metri magnificamente decorato con colori sgargianti e ricami che riprendevano i segni zodiacali, al di sotto del quale era attaccato, con delle funi, un "cesto" dove, all' interno erano stati caricati animali domestici (si temeva infatti l' insorgere di problematiche  psico-fisiche nel volo umano ad alta quota ).Fu così che un' oca, una pecora ed un gallo ebbero l'onore di volare per primi davanti al re e di fronte ad un' enorme folla sbigottita di persone.





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