martedì 24 maggio 2011

LEONARDO ED IL VOLO

Leonardo,nato a Vinci il 15 aprile 1452 , fu colui che per inventiva ed ingegno di più eccelse e si distinse nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza, durante il rinascimento italiano. Così l'arguto inventore è descritto in uno scritto anonimo:

« Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette, volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira [...] et fu valentissimo in tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma sempre con l'ingegno fabricava cose nuove. »

Già in giovane età Leonardo si dedicò all' osservazione ed  allo studio del volo degli uccelli ed alle leggi fisiche che a questo ne facevano da padrone. I suoi trattati diedero il via allo sviluppo ed alla progettazione di macchine il cui scopo era la conquista umana dei cieli. Egli progettò il primo paracadute,caratterizzato da un rigido telaio piramidale rivestito interamente da tessuto impermeabile. Ideò la "vite aerea", un veivolo a sollevamento verticale, la cui efficienza era da ricollegarsi al principio fisico della resistenza dell aria; questo progetto,con bel 500 anni di anticipo è da considerarsi un primo prototipo del moderno elicottero!!



Leonardo però, nei suoi progetti iniziali, non aveva considerato la reale efficienza della forza motrice di natura umana, risultava infatti insufficiente l' apporto di forze di due o più uomini per innalzare fisicamente le sue macchine in volo; grazie all' osservazione ed lo studio, mirato a definire matematicamente la dinamica del volo, egli si accorse di una fondamentale differenza  percettibile nel regno dei volatili: infatti, gli animali di più piccola taglia ,provvisti di ali, agitavano queste per sostenersi in volo,mentre, quelli di dimensioni medio/grandi (i rapaci ad esempio), veleggiavano, sfruttando per lo più le correnti, e si servivano della battuta delle ali unicamente per la virata o per correggere la propria traiettoria.
 Modificò quindi gran parte dei suoi progetti correggendo e sostituendo il modello dell 'ala battente, la cui efficacia dipendeva da un immane sforzo umano, con l' ala fissa ben ancorata alla struttura portante del mezzo.La leggenda vuole che l'abile inventore abbia fatto sperimentare il volo, con uno dei suoi macchinari, al suo attendente Tommaso Masini, detto "Zoroastro" il quale però cadde rovinosamente al suolo fratturandosi una gamba e (forse),in seguito alla battuta della testa,rimase in stato demenziale. Leonardo resta storicamente "un mediatore tra le vuote ambizioni del passato ed i metodi, i progetti del futuro"!



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